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Simone Fontecchio: esperienza NBA, aspetti difficili. Banchero in Nazionale sarebbe incredibile

Fontecchio Utah Jazz

Per Corriere della Sera, Corriere.it, Corriere TV

A metà della sua prima stagione in NBA, l’azurro si racconta: tra l’emozione di giocare al Madison Square Garden al voto per l’All Star ed ai consigli del capitano Melli

Simone Fontecchio descrive la sua esperienza in Nba e la magia di giocare per la prima volta al Madison Square Garden di New York, il tempio della pallacanestro mondiale. «Ormai sono già 4-5 mesi che sono qui ed è un’esperienza super bella, emozionante ogni volta. Un mondo completamente differente», commenta dopo la partita contro i Knicks.

https://video.corriere.it/sport/fontecchio-provo-sfruttare-occasioni-sogno-madison-square-garden/524aa80e-aae5-11ed-a0ed-8f1430cfd08a (Corriere TV)

Il voto per l’All Star

«Questa è la mia prima volta a New York, non c’ero mai stato. Ero veramente emozionato. Un posto incredibile, pazzesco. Un pubblico così, è stato divertente». A 10 anni dal suo esordio nel basket professionistico, il 27enne pescarese ha firmato un contratto biennale con gli Utah Jazz, realizzando il sogno di giocare in Nba. Fontecchio ha ricevuto un voto per partecipare all’All Star Game. «Mi ha fatto piacere. Non so chi sia stato, ma lo ringrazio», dice con un grande sorriso.

Sfruttare ogni minima occasione: la cosa più difficile

Quanto è difficile restare sempre pronti, conquistarsi ogni secondo di gioco e prendere subito il ritmo appena entrati in campo? «Soprattutto se non giochi tutte le partite, penso sia la cosa più difficile per un ragazzo al primo anno in Nba. Abituarsi a questa cosa e cercare di sfruttare ogni minima occasione che ti capita è la cosa più complicata e non tutti ci riescono: ci vuole molta pazienza, si deve cercare di rimanere tranquilli, ma allo stesso tempo carichi, pronti quando ti viene data l’opportunità», spiega l’ala piccola, che dopo un infortunio sta faticando a restare con continuità nella rotazione.

L’amicizia con Melli

Gli italiani che conoscono la lega americana, in particolare il capitano della nazionale Nicolò Melli, hanno dato diversi suggerimenti a Fontecchio, il primo abruzzese ad approdare in Nba. «Sono stati tutti gentili, soprattutto Nicolò: ci sentiamo quasi ogni giorno, ci confrontiamo. Lui mi dà dei consigli, io gli racconto la mia esperienza. Sicuramente, avendone già passate parecchie, sono di supporto e di aiuto».

Speranza di vedere Banchero in maglia azzurra

Fontecchio non ha ancora avuto l’occasione di parlare con l’italo-americano Paolo Banchero, ma è convinto che un giovane talento del calibro della prima scelta del draft del 2022 potrebbe dare un contributo fondamentale agli azzurri. «Penso sia la speranza di tutti che possa venire a giocare con noi. So che per lui è una decisione molto importante e difficile, quindi è giusto che si prenda il suo tempo e che tutti noi rispettiamo le sue tempistiche», rimarca, aggiungendo che sarebbe «un’aggiunta incredibile».

Obiettivo playoff per gli Utah Jazz

Fontecchio parla del sogno del giovane gruppo degli Utah Jazz: i playoff. «L’obiettivo è quello dall’inizio. Sappiamo che non è facile, soprattutto dopo tutti gli scambi che ci sono stati sul mercato. Però noi andiamo in campo tutte le partite per vincere, giochiamo la nostra pallacanestro e speriamo di arrivarci».

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