Connect with us

Featured

NBA All Star 2023, record presence of international starters. The magic of the All Star Weekend for Giannis, Luka, Jayson, Lauri

Giannis, captain of one of the teams of the All Star Game, talks about the evolution of his appreciation of the All Star. What is the All Star to him now at his 7th appearance as opposed to the first few ones?

The All Star meaning for Jayson Tatum, Luka Doncic, Lauri Markannen.

In italiano

Record number of international players. What does this mean for the game of basketball today and for kids from all over the world who dream to get into the NBA?

Articolo su Corriere della Sera e video in italiano su Corriere TV.

All Star Game 2023, stanotte in campo Team LeBron e Team Antetokounmpo

Nella notte tra domenica e lunedì lo spettacolare confronto tra il team di LeBron James e quello di Giannis Antetokounmpo. Come funziona la partita (Con record di stranieri). MacClung vince lo Slam Dunk

L’All Star Weekend è una celebrazione del basket all’insegna dello spettacolo e del divertimento. Inizia il venerdì con il celebrity game dei personaggi famosi ed il mini torneo delle rising stars (stelle nascenti), al quale ha partecipato anche il nostro Paolo Banchero (di passaporto italiano, è stato la prima scelta del Draft 2022). In più, tanti eventi di beneficenza per aiutare i bambini locali — quest’anno siamo di scena nello Utah, a Salt Lake City — e le famiglie meno fortunate. 

Skills Challenge, 3-point Contest, Slam Dunk

Il sabato è stata la volta della skills challenge, la gara di abilità. A seguire, la gara dei tiri da 3 punti, andata a Damian Lillard (Portland Trail Blazers), e lo spettacolare Slam Dunk Contest, la gara di schiacciate, vinta da Mac McClung (Philadelphia 76ers). Mentre gli eventi benefici continuano per tutto il weekend, la domenica sera (tra la notte di domenica e lunedì mattina in Italia: appuntamento ore 2 su Sky Sport Uno e Sky Sport Nba, ma anche su Nba.com con il League Pass, commento in italiano) si gioca l’All Star Game, la partita delle stelle, a cui prendono parte solo i giocatori migliori della lega

All Star Game

Se il quintetto base è scelto in base ai voti del pubblico, dei giocatori e dei media (almeno tre le defezioni, purtroppo: non ci saranno Stephen Curry, Kevin Durant e Zion Williamson), le riserve sono scelte dai 30 allenatori della NBA. Per la prima volta i due capitani LeBron James e Giannis Antetokounmpo – entrambi infortunati e in dubbio: il «Greek Freak» non ha nemmeno preso parte alla gara con i fratelli Alex e Thanasis— sorteggeranno i membri della propria squadra in un draft che si terrà subito prima della partita. Quest’anno, tra i 12 titolari si registra un record: ben sei non sono statunitensi. 

Ma come funziona la partita dell’All Star Game? Non è esattamente un incontro di basket: i primi tre quarti (da 12′ ciascuno) rappresentano delle mini-partite con il punteggio che viene resettato: le squadre che li vincono ottengono 100.000 dollari da donare in beneficenza (in caso di pareggio, si divide). Nel quarto e ultimo quarto si sommano invece i punteggi e si riparte, ma con una particolarità: si deve raggiungere uno score , che è quello della squadra in vantaggio +24 punti, in onore al leggendario numero 24 Kobe Bryant. Non ci sono cronometri, solo un conta punti. Per intenderci: se Team Giannis entra nel quarto in vantaggio e con già 100 punti, il team LeBron dovrà arrivare a quota 124 prima dell’avversario. 

Questi i magnifici 10 della partita. Antetokounmpo e James sceglieranno i loro compagni di squadra ne4l draft subito prima della partita. Ecco le altre star che parteciperanno: Joel Embiid (Philadelphia), Kyrie Irving (Brooklyn e Dallas), Donovan Mitchell (Cleveland), Jayson Tatum (Boston), Luka Doncic (Dallas), Lauri Markkanen (Utah), Ja Morant (Memphis), Nikola Jokic (Denver).
Queste le riserve: Bam Adebayo, Jaylen Brown, DeMar DeRozan, Tyrese Haliburton, Jrue Holiday, Julius Randle, Pascal Siakam. Anthony Edwards, De’Aaron Fox, Paul George, Shai Gilgeous-Alexander, Jaren Jackson Jr., Damian Lillard, Domantas Sabonis.

Il significato dell’essere un All Star

Come è cambiato negli anni l’apprezzamento per l’All Star del capitano dell’altra squadra, Giannis Antetokounmpo? Cos’è per il giocatore greco l’All Star? «Non mi stanca mai», risponde. «Ogni volta che entro nello spogliatoio e vedo la canotta col mio nome, e sono circondato dai migliori giocatori del mondo è una sensazione bellissima. Non lo do mai per scontato. Dio mi ha permesso di essere all’All Star 7 volte e questo potrebbe essere l’ultimo. Quindi provo a divertirmi il più possibile e ad apprezzare ogni momento condiviso con le star del basket». James, assente alla conferenza stampa, se giocherà stanotte diventerà il primo ad apparire in 19 All Star Game, superando — nemmeno a dirlo — Kareem Abdul-Jabbar anche in questo.

Anche lo sloveno Luka Doncic è entusiasta. «È davvero divertente. Apprezzo il fatto di essere qui. Poca gente può dire di essere un All Star. Ed esserci più volte è emozionante». L’asso dei Boston Celtics Jayson Tatum esprime una gratitudine immensa. «È l’opportunità e l’esperienza di una vita. Non mi ci abituerò mai. È come una famiglia. Adoro essere qui, con tutti questi giocatori incredibili. Portare mio figlio. È stupendo». Gioca in casa il finlandese Lauri Markkanen degli Utah Jazz, che descrive l’esperienza di vivere un All Star ed il significato di questa selezione. «Vuol dire tutto. Certo, ho obiettivi di squadra, ma anche obiettivi individuali ed essere un All Star ne fa parte. Ora mi sto godendo questo momento prima di tornare agli impegni del campionato».

Numero record di titolari non americani

Cosa significa per il basket odierno avere ben sei titolari non americani all’All Star? E cosa vuol dire per i bambini di altri paesi che sognano l’NBA? «Il basket si sta evolvendo ed è un gioco globale», commenta Giannis. «Credo che tra 10 anni ci saranno 250 giocatori internazionali nella Lega e sempre più giocatori di rilievo saranno non americani». Anche il fenomeno dei Mavericks Doncic sostiene che con Giannis, Nikola Jokic — il «fenomeno pigro» — e gli altri campioni di origine non statunitense il futuro del basket sta cambiando rapidamente. Cosa significa questo per i giovani europei? «Significa che tutto può succedere, davvero», spiega Markkanen. «Il basket è cresciuto a livello internazionale negli ultimi anni. È bello vedere sempre più giocatori europei e stranieri nella NBA. Fa piacere che il basket sia diventato un gioco globale. Vuol dire che tutto può succedere se lavori sodo e credi nei tuoi sogni».

Let’s hear it from the stars!

Watch the video! Mia intervista a Giannis ripresa anche da Gazzetta dello Sport.

Author

Click to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

More in Featured