NBA
Ja Morant is coming back soon. Reactions, hopes, dreams of the Memphis Grizzlies

The NBA announced Ja Morant has been suspended for 8 games, which means – having already skipped 6- he is able to get back with his team on Monday, March 20th.
Ja declared he made a mistake and wants to show the world who he really is and change the narrative.
His teammates and coach are enthusiastic about his return.
The Memphis Grizzlies held up well without their star point guard and are now third in a very open Western Conference.
Watch what Jaren Jackson Jr, Ziaire Williams, Santi Aldama, and coach Jenkins said about who Ja Morant is as a person/athlete/friend and about his return to the team.
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Per Corriere della Sera
Ja Morant sospeso per 8 partite, rientra lunedì. Pentito, vuole mostrare al mondo chi è veramente
La NBA ha annunciato di aver sospeso la star dei Memphis Grizzlies Ja Morant per otto partite – senza stipendio – per condotta nociva per la lega. Dopo esser stato visto dal mondo in diretta sul suo Instagram con una pistola in mano, senza maglietta ed evidentemente ubriaco in un locale per spogliarelli di Denver, Colorado, Morant aveva deciso di sottoporsi a una serie di sedute di counseling intensivo in Florida per gestire la sua salute mentale e la sua condotta, provando a tornare sulla retta via. Oltre al video live erano emerse foto che lo ritraevano mentre riceveva un lap dance da una spogliarellista, non il massimo per un dei nuovi volti della lega di basket americana. Si vocifera che la mancia lasciata raggiungesse i 50mila dollari e che Morant fosse stato avvistato in quello stesso locale due giorni prima. Pronte le scuse pubbliche del 23enne dal talento mostruoso, che aveva dichiarato di voler prendersi del tempo per ricevere “aiuto ed imparare metodi migliori di gestione dello stress e del mio benessere generale”.
In un’intervista con l’ex stella del basket Jalen Rose trasmessa da ESPN mercoledì sera, Morant ha confermato di non essere il proprietario dell’arma, ma ha anche ammesso di aver commesso un grande errore e si è detto pronto a mostrare a tutti “chi è Ja veramente e cambiare la narrativa”.
“Non sono così, non condono la violenza e mi sono preso la responsabilità delle mie azioni,” ha affermato.
Resosi conto, finalmente, di aver dato un esempio più che sbagliato a tanti giovani e tifosi che lo vedono come un modello da seguire, Morant ha promesso di impegnarsi a migliorare in questo campo, “essere più responsabile, più furbo e prendere decisioni migliori”.
Ja ha aggiunto di sentirsi bene mentalmente. “Ho parlato costantemente con gli psicologi. Ho fatto trattamenti Reiki.” Il giovane playmaker sta anche lavorando sulla respirazione per controllare l’ansia e lo stress.
Dopo aver ammesso di aver visitato, durante la sua carriera in NBA, lo stesso strip club in Colorado, Rose ha avvisato Morant di star rischiando, oltre alla sua carriera, la sua stessa vita giocando con armi da fuoco perché si entra in un vortice da cui è difficile tirarsi fuori.
“Ja si è comportato in modo irresponsabile, incauto e potenzialmente molto pericoloso,” ha annunciato mercoledì il commissario della NBA Adam Silver dopo un incontro con Morant. “Ja ha espresso sincero pentimento e rimorso per il suo comportamento,” ha aggiunto il commissioner. La sospensione di 8 partite vuol dire che Morant, che ha già saltato 6 match, potrà ritornare in campo da lunedì: una punizione meno dura di quanto ci si aspettasse, che dimostra il fatto che la lega americana voglia proteggere la carriera del giovane asso della pallacanestro.
Morant era al centro di indagini condotte dalla NBA e dalla polizia di Denver, che aveva comunicato qualche giorno fa che non avrebbe sporto denuncia penale.
Il CBA, accordo tra giocatori e lega, prevede una sospensione automatica di 50 partite per chiunque porti un’arma negli spogliatoi e negli edifici di proprietà della lega e delle squadre. Secondo quanto emerso dall’investigazione, la pistola non era di Morant e il giocatore non l’aveva portata con sé e con la squadra in viaggio.
Il messaggio di scuse immediato e la decisione di sottoporsi al programma di counseling potrebbero aver aiutato Morant ad ottenere clemenza.
I compagni di squadra e il coach non hanno nascosto l’entusiasmo in vista del ritorno del loro giocatore numero uno a poche partite dai playoff. “È eccezionale. Stava dominando la lega e continuerà a farlo al suo ritorno. Non vedo l’ora,” ha detto al Corriere Jaren Jackson Jr. “Ci aiuterà a vincere il campionato. Abbiamo bisogno di lui,” le parole di Ziaire Williams, che ha aggiunto: “È una persona fantastica, un fratello per me. Lo adoro.”
“È una delle persone meno egoiste che conosca. Prova sempre a farci dare il meglio di noi,” il commento dello spagnolo dei Grizzlies Santi Aldama. Il coach è convinto che Ja imparerà da questo errore e tornerà a dominare in campo.
Stupidaggini che si fanno, a volte, da giovani. Sciocchezze che non puoi permetterti, però, quando sei una celebrity ed uno dei maggiori talenti della NBA.
Quando sembra che la vita ti abbia dato tutto e tu riesci a stravolgerla con comportamenti irresponsabili che rischiano di mettere a repentaglio la tua carriera. Quando sei il volto di una franchigia NBA e decidi di immortalare in diretta sui social i tuoi atteggiamenti da gangster. Perché rischiare di sprecare il tuo talento e mettere a repentaglio la tua immagine, i tuoi contratti con gli sponsor, i tuoi sogni e uno stile di vita concesso a pochi eletti? La risposta deve, forse, ancora una volta portare l’attenzione sulla salute mentale del ragazzo, che ha ammesso di aver bisogno di aiuto per gestire ansia e stress, e di tanti sportivi come lui. Morant era già stato protagonista di una rissa con una guardia giurata ed era stato denunciato per aver preso a pugni un diciassettenne durante una partita in un campetto, nonostante sostenga di essere stato ripetutamente offeso e provocato.
Aver a che fare con i tuoi demoni richiede tanto coraggio. Non resta che augurarsi che le 11 sedute di counseling siano bastate a riportarlo in carreggiata. Gestire la fama, il successo, il denaro arrivato all’improvviso e, beffardamente, il coronamento dei sogni d’infanzia può rivelarsi un compito più arduo di quanto chiunque di noi possa pensare.
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